gastroenterologia

Reflusso gastrico: quando il fuoco brucia in gola

Dr. Cristiana Laudi Gastroenterologo presso l’Irccs di Candiolo

Reflusso gastrico: quando il fuoco brucia in gola

Il reflusso gastroesofageo, comunemente chiamato reflusso gastrico, è una condizione caratterizzata dal risalire del contenuto acido dello stomaco nell’esofago. Questo fenomeno provoca un fastidioso bruciore, spesso avvertito dietro lo sterno, e può portare a diverse complicazioni se non trattato adeguatamente.

Sintomi del reflusso gastrico

I sintomi più comuni del reflusso gastrico includono:

  • Bruciore di stomaco: La sensazione di bruciore che risale dallo stomaco verso la gola è il sintomo più caratteristico.
  • Rigurgito acido: Sensazione di cibo o liquido acido che risale in bocca.
  • Dolore toracico: Può essere confuso con un attacco cardiaco.
  • Tosse cronica: Spesso peggiora di notte.
  • Raucedine o perdita della voce: A causa dell’irritazione delle corde vocali.
  • Difficoltà a deglutire: Sensazione di nodo in gola.
  • Nausea e vomito.

Diagnosi del reflusso gastrico

Per una diagnosi accurata, il medico può richiedere:

  • Esofagogastroduodenoscopia: Una procedura endoscopica che consente di visualizzare direttamente l’esofago, lo stomaco e il duodeno.
  • Monitoraggio del pH esofageo: Un esame che misura l’acidità all’interno dell’esofago per un periodo di 24 ore.
  • Radiografia con mezzo di contrasto: Per valutare la presenza di un’ernia iatale, una condizione che può favorire il reflusso.

Terapie per il reflusso gastrico

Il trattamento del reflusso gastrico dipende dalla gravità dei sintomi e dalla presenza di complicazioni. In generale, le terapie comprendono:

  • Modifiche dello stile di vita:
    • Dieta: Evitare cibi grassi, piccanti, acidi, alcolici e caffè.
    • Peso forma: Perdere peso se necessario.
    • Posizione: Evitare di sdraiarsi subito dopo i pasti e sollevare la testata del letto.
    • Abbigliamento: Indossare abiti comodi che non comprimano l’addome.
  • Farmaci:
    • Antiacidi: Neutralizzano l’acidità gastrica.
    • Inibitori della pompa protonica: Riducono la produzione di acido nello stomaco.
    • Procinetici: Aumentano la motilità gastrica e facilitano lo svuotamento dello stomaco.
  • Chirurgia: In casi gravi e refrattari alle terapie mediche, può essere indicata la chirurgia per rafforzare lo sfintere esofageo inferiore.

È importante sottolineare che l’autodiagnosi e l’automedicazione non sono consigliate. In caso di sintomi persistenti, è fondamentale consultare il proprio medico per una valutazione accurata e un trattamento adeguato.

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Diagnosi e terapia del reflusso gastrico. Dr.ssa Cristiana Laudi gastroenterologo Pinerolo

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