Ragadi Anali Dr. Bruno Cuzzola Proctologo Pinerolo
Dr. Bruno Cuzzola Proctologo presso l’Ospedale Civile di Pinerolo (TO)
Ragadi Anali: Tutto Ciò Che Devi Sapere
Le ragadi anali sono piccole ma dolorose lacerazioni che si verificano sulla mucosa anale. Sono spesso causate dal passaggio di feci dure e voluminose, che provocano sfregamenti e irritazioni.
Quali sono le cause?
- Stitichezza: La causa più comune. Le feci dure e voluminose creano una pressione eccessiva sull’ano, lacerandone la mucosa.
- Sforzo eccessivo durante la defecazione: Spingere con troppa forza può causare microlesioni.
- Diarrea cronica: Anche la diarrea prolungata può irritare la zona anale e favorire la formazione di ragadi.
- Malattie infiammatorie intestinali: Malattie come il morbo di Crohn possono predisporre allo sviluppo di ragadi.
- Parto: Le donne possono sviluppare ragadi anali dopo il parto a causa dello sforzo durante il travaglio.
Quali sono i sintomi?
- Dolore intenso: Il sintomo più caratteristico è un dolore acuto durante e dopo la defecazione.
- Sanguinamento: La presenza di sangue rosso vivo sulle feci o sulla carta igienica.
- Prurito: Sensazione di prurito intorno all’ano.
Come si curano? La cura delle ragadi anali dipende dalla gravità e dalla durata della condizione. In molti casi, si risolve spontaneamente con semplici accorgimenti:
- Alimentazione ricca di fibre: Per favorire feci morbide e facili da evacuare.
- Aumento dell’assunzione di liquidi: Per mantenere l’idratazione e ammorbidire le feci.
- Uso di creme emollienti: Per lenire il prurito e proteggere la mucosa.
- Bagni caldi: Possono alleviare il dolore e favorire la guarigione.
Quando rivolgersi al medico? Se i sintomi persistono o peggiorano nonostante i rimedi casalinghi, è fondamentale consultare un medico. Potrebbero essere necessari trattamenti più specifici, come:
- Farmaci: Per rilassare lo sfintere anale e ridurre il dolore.
- Interventi chirurgici: In casi rari, potrebbe essere necessario un piccolo intervento per facilitare la guarigione.
Prevenzione
- Alimentazione equilibrata: Ricca di fibre e povera di cibi raffinati.
- Bere molta acqua: Mantenere l’idratazione è fondamentale.
- Non ritardare l’evacuazione: Andare in bagno quando se ne sente il bisogno.
- Evitare lo sforzo eccessivo: Durante la defecazione.
Conclusioni Le ragadi anali sono un disturbo molto comune e spesso fastidioso, ma nella maggior parte dei casi si risolvono con trattamenti semplici. Se sospetti di avere una ragade anale, non esitare a consultare il tuo medico per una diagnosi accurata e un trattamento adeguato.
Punto San Lazzaro
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