Fegato grasso: diagnosi e terapia
Fegato grasso: diagnosi e terapia
Dr.ssa Cristiana Laudi Epatologo presso Irccs di Candiolo
La steatosi epatica, comunemente nota come fegato grasso, è una condizione patologica caratterizzata dall’accumulo eccessivo di trigliceridi all’interno delle cellule epatiche. Questa condizione, sebbene possa essere asintomatica nelle fasi iniziali, può progredire verso forme più severe come la steatoepatite non alcolica (NASH) e, in alcuni casi, la cirrosi epatica.
Diagnosi
La diagnosi di steatosi epatica si basa su un insieme di indagini cliniche e strumentali:
- Esami del sangue: L’aumento delle transaminasi (ALT, AST) e della gamma-GT, associato ad altri indicatori di dislipidemia e diabete mellito, può suggerire la presenza di steatosi.
- Ecografia epatica: L’ecografia è l’esame di primo livello per la diagnosi di steatosi, in quanto permette di visualizzare il fegato ingrandito e con una caratteristica ecogenicità aumentata.
- Risonanza magnetica (RM): La RM offre informazioni più dettagliate sulla composizione del fegato e sulla presenza di fibrosi.
- Biopsia epatica: L’esame istologico rappresenta il gold standard per la diagnosi definitiva e la stadiazione della malattia, consentendo di valutare la quantità di grasso, il grado di infiammazione e la fibrosi.
Terapia
La terapia della steatosi epatica è principalmente basata su modificazioni dello stile di vita:
- Perdita di peso: Anche una modesta riduzione del peso corporeo può migliorare significativamente la steatosi.
- Dieta: Una dieta equilibrata, povera di grassi saturi e zuccheri semplici, e ricca di frutta, verdura e fibre, è fondamentale.
- Attività fisica regolare: L’esercizio fisico aerobico migliora la sensibilità all’insulina e favorisce la perdita di peso.
In alcuni casi, possono essere necessari trattamenti farmacologici specifici, come farmaci ipolipemizzanti o agenti che riducono la resistenza all’insulina.
Fattori di rischio
I principali fattori di rischio per la steatosi epatica sono:
- Obesità: È il fattore di rischio più importante.
- Diabete mellito di tipo 2: L’insulino-resistenza è strettamente correlata alla steatosi.
- Dislipidemia: Aumento dei trigliceridi e del colesterolo LDL.
- Ipertensione arteriosa.
- Sindrome metabolica.
- Consumo eccessivo di alcol.
Complicazioni
Se non trattata, la steatosi epatica può progredire verso forme più severe, come la steatoepatite non alcolica (NASH), caratterizzata da infiammazione e danno epatico. La NASH può evolvere in cirrosi epatica, con conseguenti complicanze come l’insufficienza epatica, l’ipertensione portale e il carcinoma epatocellulare.
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steatosi diagnosi e terapia a Pinerolo. Dr.ssa Cristiana Laudi epatologo